Le nostre radici

È il 1957 quando Duilio realizza il sogno di aprire un caseificio a Roccalbegna. Inizia così la lunga storia de Il Fiorino che affonda le sue radici sulle vie della transumanza e si consolida tra il Monte Amiata e la Maremma. 

Una storia costruita a piccoli passi, con la forza della passione, puntando su pochi, ma fondamentali valori:

qualità, legame con il territorio e artigianalità.

1750: Roccalbegna

Siamo intorno alla metà del Diciottesimo secolo quando i Fiorini, famiglia di pastori transumanti originari del Casentino si stabiliscono a Roccalbegna. La transumanza è l’antica pratica attraverso la quale i pastori seguono i pascoli migliori per le loro pecore, portandoli a fare costanti spostamenti: in montagna d’estate e in pianura d’inverno. Un percorso lungo il quale si incrociano uomini, donne, storie e tradizioni e da cui iniziano nuove avventure. Come quella dei Fiorini che, diventando “stanziali”, scrivono la prima pagina di una storia che va avanti ancora oggi.

1812: i Fiorini

“Io Luigi Brandi arciprete della Chiesa di Roccalbegna, premesso l’atto civile, battezzai un bambino nato ieri da Silvestro del fu Natale Fiorini e da Rosa del fu…Pierini, coniugi di Roccalbegna, a cui fu posto nome di Francesco”. È questo il primo atto ufficiale che sancisce la presenza dei Fiorini a Roccalbegna.

Francesco Fiorini

Ogni storia famigliare ha un suo un capostipite, un antenato da cui tutto ha inizio. Francesco (nonno di Duilio) è il nostro eroe. È lui che, intorno alla metà dell’Ottocento acquista i primi terreni a Roccalbegna ed è con lui che la famiglia Fiorini inizia a muovere i prima passi nel mondo dell’agricoltura e del commercio.  

Silvestro Fiorini

Silvestro è un altro personaggio chiave della nostra storia. Di si parla nel primo documento ufficiale che testimonia l’arrivo dei Fiorini si intrecciano con quelle di Roccalbegna. Non è certo se Silvestro sia stato il primo a stabilirsi nel paese amiatino, ma di sicuro con lui il radicamento nella zona si consolida, grazie anche alle terre ereditate dal padre Francesco.

1897: Ferrero e Santi

Nasce Ferrero Fiorini che, insieme al fratello Santi eredita i terreni di famiglia. Oltre ai terreni Ferrero possiede un gregge, che rappresenta la continuità tra l’origine pastorale e il futuro di casari che contraddistinguerà i Fiorini.

Caterina Pandolfi

Sono molte le donne che hanno contribuito a scrivere la storia de Il Fiorino. Caterina Pandolfi è una delle più importanti. Nata e cresciuta a Roccalbegna, nel 1925 sposa Ferrero. Da questo matrimonio nasce Duilio, futuro Fondatore de Il Fiorino. Ma Caterina non è solo la mamma di Duilio. È una donna fatta con la tempra di una volta, capace di introdursi nel mestiere del commercio, abile a ‘rubare con gli occhi’ il lavoro. Il suo esempio e le sue capacità saranno fondamentali per dare spinta all’avventura imprenditoriale che sarà intrapresa da Duilio.

il Dopoguerra

Gli anni della guerra sono per i Fiorini, come per tutta la popolazione, anni di grave crisi, anche economica. Le attività della famiglia però si diversificano: dall’agricoltura, alla bottega di merci varie fino al formaggio. Una scelta strategica che consentirà di affrontare questa fase difficile e, al contempo, di acquisire esperienza nel mondo del commercio in un’Italia postbellica in un periodo di grande cambiamento.

Duilio Fiorini

Nasce nel 1925 a Roccalbegna. Nel 1957 fonda Il Fiorino e da allora sarà conosciuto da tutti come “Il Fondatore”. La passione per il lavoro e per l’arte casearia ha segnato tutta la sua vita ed è stata la base sulla quale sono stati costruiti i grandi successi dell’azienda familiare. Nel 2017, in occasione dei 60 anni de Il Fiorino è stato insignito, al Cibus Connect di Parma, con il premio alla carriera per celebrare una vita dedicata in gran parte al lavoro, alla crescita della propria azienda e allo sviluppo del territorio.

1957: nasce Il Fiorino

Nasce il Caseificio Il Fiorino. I Fiorini, già da alcuni anni, acquistano il latte, producono il pecorino e commercializzano i migliori formaggi della zona. Ma la svolta avviene nel 1957, grazie a Duilio. La prima sede dell’azienda è nel cuore di Roccalbegna, in via del Moro 7. Una caldaia, un generatore a vapore di ultima generazione e il caglio tradizionale sono i motori che fanno partire l’attività.

1962: un nuovo stabilimento

Viene costruito un nuovo stabilimento in via Amiata 365. Accanto ai locali nei quali si svolge il processo di caseificazione c’è la grotta di stagionatura naturale, nella quale vengono messi a maturare i formaggi. Ancora oggi i pecorini più pregiati vengono affinati nella grotta di famiglia, dove acquisiscono quelle caratteristiche che li rendono unici e inimitabili.

1981: il Marzolino

Duilio Fiorini rilancia il Marzolino. È un’altra intuizione felice del Fondatore che porta alla ribalta questo antico formaggio della tradizione toscana. Ancora oggi il Marzolino è uno dei formaggi più amati e apprezzati del caseificio.

1985: il Pecorino Toscano DOP

Il Fiorino è in prima fila per la costituzione del Consorzio di tutela del Pecorino Toscano DOP, che nascerà nel 1985. Duilio è tra i soci fondatori del Consorzio e oggi il Pecorino Toscano DOP de Il Fiorino è uno dei formaggi più premiati. Ancora oggi è possibile riconoscerlo con il marchio numero 105.

1989: il nuovo Caseificio

Viene inaugurato il nuovo stabilimento in località Paiolaio, poco fuori da Roccalbegna. Le nuove normative e le esigenze produttive dell’azienda richiedono ambienti più ampi, moderni e funzionali. E così, Il Fiorino, si mette al passo con i tempi realizzando i nuovi locali di produzione. Anche in questo caso il criterio di scelta è la qualità, perché per produrre i migliori formaggi occorrono i migliori strumenti.

Il nuovo millennio

A cavallo tra fine degli anni Novanta e gli inizi degli anni Duemila avviene il passaggio di testimone tra Duilio, la figlia Angela Fiorini e il marito Simone Sargentoni che, ancora oggi guidano l’azienda. È un avvicendamento che si concretizza senza strappi, nella continuità tra l’esperienza acquisita in tanti anni di lavoro e la voglia di esplorare nuovi orizzonti dell’arte casearia. 

2012: le celle di stagionatura

Il 2012 è l’anno di un nuovo accurato lavoro di ammodernamento strutturale e funzionale delle celle di stagionatura. Lavori che hanno portato a una migliore gestione e controllo di ogni fase della lavorazione e che hanno permesso di rientrare nel protocollo per ottenere le certificazioni BRC e IFS che sanciscono, a livello globale, l’organizzazione ottimale della filiera produttiva e dunque della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari.

1957 – 2017: 60 anni de Il Fiorino

Il 2017 è l’anno dei sessant’anni, che vengono celebrati con una grande festa a Firenze. Il 10 agosto Il Fiorino viene premiato con il “Grifone d’oro”, la massima onorificenza della città di Grosseto, riservato alle aziende e alle persone che hanno contribuito in maniera significativa a dare lustro alla Maremma. A ottobre scompare Duilio, che rimarrà per sempre e per tutti “Il Fondatore”.

Verso il futuro

Continuano i lavori per migliorare  il Caseificio. “A piccoli passi” come da filosofia de Il Fiorino e puntando sempre al meglio. Abbiamo realizzato una nuova celle di stagionatura, guardiamo sempre più alla sostenibilità e all’innovazione, sempre nel rispetto dell’artigianalità che ci contraddistingue. In cantiere ci sono tante piccole grandi idee che ci proietteranno nel futuro.

La nostra storia si rinnova, di generazione in generazione, giorno dopo giorno.