A ogni pecorino il suo miele. Ecco le regole per un abbinamento perfetto
Latte e miele sono un binomio antico come la storia dell’uomo, che, ancora oggi, continua ad avere molto da raccontare e che ci parla di territori, eccellenze, natura, artigianalità
Il salto da latte e miele a “formaggi” e “mieli” è poi presto fatto se si considera come questi due alimenti si siano sviluppati e diversificati nel corso dei secoli. Parliamo di mieli, perché di questo prodotto di origine naturale che le api producono dal nettare dei fiori, esistono diversi tipi a secondo della botanica. Solo in Italia ne possiamo individuare oltre 50: miele di acacia, di tiglio, di girasole, di eucalipto, di agrumi, di corbezzoli, di castagno, di lavanda, di tarassaco… solo per citarne alcuni.
E poi ci sono i millefiori, mieli prodotti da nettari di fiori diversi raccolti dalle api in stagioni e territorio diversi. Insomma il miele è un mondo fatto di profumi, sapori, odori e storie. Un mondo, proprio come quello del latte che, come sappiamo e come tante volte vi abbiamo raccontato, è una materia prima viva che, come tale va trattata e scoperta, giorno dopo giorno.
Miele e formaggio, binomio eccellente, da maneggiare con cura
Quando a tavola decidiamo di giocarci la carta di questo abbinamento è fondamentale seguire poche, ma importanti regole. La prima è quella di non mettere prima il miele sul formaggio, perché rischieremmo di far assorbire al miele il sale del formaggio creando un corto circuito di sapore spiacevole. Altro consiglio che ci sentiamo di dare è quello di selezionare i formaggi da abbinare sulla base della stagionatura e della tipologia (molto stagionati, erborinati, freschi e le ricotte). Il miele, invece, si differenzia, e si sceglie, principalmente sulla base delle note aromatiche, dell’intensità e, in qualche caso, della presenza di un gusto tendente all’amaro.
Per un abbinamento gustoso gioca con le note aromatiche
Vista la varietà di formaggi e di mieli potremmo dire ‘a ciascun formaggio il suo miele’. Volendo restringere un po’ il campo, però, possiamo provare a individuare una serie di abbinamenti più generali che ci consentano di non sbagliare. Possiamo giocare sul contrasto di sapori quindi abbinando per esempio, formaggi erborinati con mieli dalle note floreali. Al contrario possiamo decidere di seguire la via dell’accordo di sapori e abbinare un miele forte, dalle note animali, come quello di Castagno, con un formaggio altrettanto forte, e molto stagionato e per rimanere nel nostro caseificio, il nostro Pecorino Toscano DOP stagionato sarebbe perfetto per questa soluzione.
“Fidarsi” del territorio ed esaltare i formaggi freschi
C’è poi un’ulteriore via percorribile, molto suggestiva, stimolante e particolarmente adatta per andare sul sicuro: quella della territorialità, ovvero abbinare mieli e pecorini sulla base della tradizione e delle tipicità del luogo. Infine un abbinamento ormai collaudato e dal sicuro successo è quello tra il miele e i latticini freschissimi, dai formaggi alle ricotte. In questo caso si può davvero sbizzarrirsi con i gusti personali e, in questo caso, a far la parte del leone è il miele esaltato dalla nota lattica tipica dei formaggi freschi o delle ricotte.